venerdì 10 settembre 2010

Gli Dei del popolo della notte (parte 1)

Qualche post indietro ho parlato di un film in fase di produzione, un film di cui sono direttore della fotografia. 

Grazie a questo lavoro sono entrato in contatto con persone che nel mondo della notte sono delle divinità.
Mi riferisco ai DJs e ai vocalist. Non a tutti ovviamente, qua stiamo parlando dei top.
Acclamati, amati, seguiti, idolatrati come rock star, sono i Rolling Stones, i Ligabue, i Vasco Rossi della musica elettronica, perchè oltre a mettere dischi, sono anche produttori di musica. 
Sono stati loro, e lo sono anche adesso, i protagonisti indiscussi delle serate più calde, degli after hours più famosi, degli eventi come i The West, dei clubs pieni di gente, dei di milioni di corpi che si muovono guidati dalla musica.

La loro è una vita piena di chilometri, di viaggi in auto e in aereo, di ricerca, di sperimentazione musicale.
Sono persone di un grande spessore, hanno personalità enormi, che ti schiacciano ma ti mettono a tuo agio allo stesso tempo, sono dei grandi comunicatori, lo si capisce anche parlandoci del più e del meno, condividendo una cena o una bevuta, hanno la dote dell' umiltà di chi è forte ed intelligente.

I primi due che ho avuto il piacere di conoscere sono, in ordine cronologico, Alessandro Tognetti e Miki (il delfino). Un click sui nomi e sarete dirottati nei loro siti in cui trovate tutte le informazioni circa i loro prossimi eventi, gli appuntamenti, le serate ecc.



Alessandro Tognetti


Miki
                                         

 





                                        

giovedì 9 settembre 2010

Il vecchio instancabile ed il giovane pensionato.

Una foto fatta con la mia prima digitale (Canon eos d30, no non 30d, d30 ho scritto bene, 3.000.000 di pixel) ad un ottica Schneider del banco ottico Sinar.

La reflex ormai ha trovato il suo nirvana su uno scaffale dello studio, con l' occhio bendato se la dorme bella comoda, sempre spaparnzata a godersi il relax della pensione che dopo 2 anni di servizio.

Il banco invece è sempre in movimento, sono otre 10 anni che si sposta da un cavalletto ad una colonna, muove testa e culo non so quante volte al giorno, si allunga, si accorcia, fa un sacco di click e non sente mai la stanchezza e la vecchiaia, è iperattivo. 
Si è modernizzato adeguandosi alle nuove tecnologie, non disegna più su lastre, adesso disegna files su computer e non ha nessuna voglia di andare in pensione.
E' egoista, non vuole cedere il posto a nessuno, dice che nessuno si merita di sostituirlo, che non ci sono degni successori.
E' presuntuoso?
Forse si, ma ha motivo di esserlo.